Ruzzle, tutto quello che c’è da sapere sul gioco del momento: regole, trucchi e curiosità
E' un gioco di parole, ma per favore, non chiamatelo "Scarabeo", Paroliere" o cruciverba
Nelle sale d'attesa dei dentisti e alla fermata del bus non si vedono che teste protese verso i cellulari e dita che scivolano veloci sugli schermi. Tutti a giocare a "Ruzzle", il fenomeno del momento. Si tratta di una vera e propria caccia digitale alla parola di senso compiuto più lunga e originale, alla quale si può partecipare comodamente dal proprio smartphone, sfidando online amici e sconosciuti.
NUMERI E REGOLE
Tre: sono i round che formano ogni singola partita. Sedici: sono le lettere che compaiono a ogni round. Centoventi: i minuti a disposizione per ogni porzione di gioco per individuare il maggior numero di parole. Due: il numero minimo di lettere per ciascuna parola. Queste sono le regole base per entrare nel magico mondo di "Ruzzle". Si può fare pratica con partite individuali, da fare in solitaria. Ma il bello di questa applicazione (disponibile per dispositivi Apple e Android) è la sfida. Ci si può misurare con i propri amici di Facebook e Twitter, con avversari casuali oppure con i competitors dei quali si conosce il nickname di battaglia. Se l'avversario è rappresentato da una faccina gialla vuol dire che è un principiante; se invece, è indicato da una maschera da Wrestler si tratta di un professionista. Al momento l'applicazione è gratuita, ma ne esiste anche una versione premium a pagamento (2,69 euro) .
QUALI PAROLE CERCARE?
Il database sul quale si basa la versione italiana di "Ruzzle" è quello fornito ai creatori dell'app da Zanichelli. Le parole accettate devono essere di almeno due lettere. Quelle più rare, come per esempio quelle che includono le "h", valgono tantissimo. Alcune lettere sono a volte contrassegnate da simboli-bonus: DL duplica il valore relativo alla lettera, TL triplica il suo valore, DW duplica i punti e TW triplica il valore relativo alla parola stessa. Il gioco accetta in tutto 86mila termini, più tutte le forme declinate, flesse e i diminutivi.
TRUCCHI
Tanti gli accorgimenti che si possono seguire per migliorare la propria performance. Coniugare i verbi: se trovate un verbo alla prima persona singolare (es.: "andavo"), è molto facile che sulla scacchiera ci siano anche le altre ("andavi", "andava", ecc). Declinare le parole: nove volte su dieci, aggettivi e sostantivi su "Ruzzle" possono essere declinati anche al femminile (sostituendo la "o" finale con una "a") e al plurale. Attenti alle lettere bonus: in ogni manche ci sono delle lettere premio. Meglio iniziare a comporre le parole da quelle, passando alle lettere no-bonus in un secondo momento. Più monosillabi per tutti: a eccezione di nomi propri e nomi di città, su "Ruzzle" valgono quasi tutte le parole. Anche gli articoli, le congiunzioni (se, ma…), le preposizioni semplici (di, da, su…) e articolate: ne trovate tante, soprattutto ai bordi della scacchiera. Studiate: se avete acquistato la versione premium dell'app alla fine di ogni round, potrete leggere le parole trovate dall'avversario. E' un esercizio utile per scoprire termini di cui non conoscevate l'esistenza. Se volete vincere a tutti i costi, barate: "Ruzzle cheat" ("Ruzzle Solver" per Android) è l'app che permette di fotografare una schermata della scacchiera su cui si sta per giocare una partita. Chiamata improvvisa: l'ultimo modo per vincere "facile" è, infine, ricevere una telefonata nel corso della partita, poiché il timer si blocca e si ha più tempo per studiare la scacchiera.
GLI INVENTORI SVEDESI
"Al momento ci sono almeno 20 milioni di giocatori di 'Ruzzle' sparsi per il mondo", annuncia orgoglioso Daniel Hasselberg, cofondatore di MAG Interactive e Product Manager del videogioco. Ma sono altri i dati più impressionanti: i concorrenti hanno giocato un tempo equivalente a 10.000 anni, sommando 3 miliardi di partite effettuate finora. La distanza totale percorsa dai giocatori muovendosi sulla schermata di gioco supera i 100 giri attorno al mondo.
I VIP IN GARA
Tra i venti milioni di fan che Ruzzle ha raccolto in tutto il mondo, non mancano molte celeb. Tra i vip italiani che giocano sull'app del momento alla ricerca di parole in libertà, ci sono Asia Argento, Elena Santarelli e Bernardo Corradi, Federica Panicucci e Luca Bizzarri. E tra i giornalisti ci sono pure Mario Giordano, Alessandro Sallusti, Nicola Porro e Gianluigi Nuzzi.
PRESTO IN TV
Visto il successo planetario e velocissimo, "Ruzzle" potrebbe diventare un programma televisivo. Ad anticiparlo a Tgcom24 è Gerry Scotti: "Abbiamo già contattato MAG per trasformarlo in un nuovo format. In questo periodo in cui l'idiozia pare dominare, un gioco che usa le parole non può che fare bene a tutti". Anche se Gerry non ha ancora un suo profilo sull'applicazione, l'idea di fondo gli è piaciuta tantissimo: "Assomiglia maledettamente ai miei due giochidel cuore: i cruciverba e il quiz televisivo 'Paroliamo'. Penso che si possa sviluppare in tv, per questo sto già lavorando al progetto. Potrebbe diventare una gara a due o a quattro concorrenti, vediamo".